Roma, 10 settembre 2020 – “Sebbene il numero di casi riportato giornalmente sia numericamente simile a quanto riportato alla fine di febbraio 2020, la fase epidemiologica è completamente diversa”. E’ quanto scrive l’Istituito Superiore di Sanità (ISS) in una Faq sul calcolo dell’indice Rt pubblicata sul proprio sito. Nonostante l’aumento dell’incidenza, spiegano gli esperti, la trasmissibilità dei casi non è infatti cresciuta molto. “Questo dato suggerisce che il grande lavoro svolto dai servizi territoriali ha per il momento contenuto la diffusione del virus sul nostro territorio”. A febbraio, sottolinea l’Iss, i casi erano diagnosticati quasi esclusivamente nei sintomatici e l’Rt stimato era oltre 2. “Rt ci dice che, nonostante sia osservato un aumento continuo dei casi totali da metà luglio, al netto dei casi asintomatici identificati attraverso attività di screening/tracciamento dei contatti e dei casi importati da stato estero (categorie non mutuamente esclusive), vi è stata stabilizzazione e solo recentemente un lieve aumento della trasmissibilità – sottolinea il documento -. Questo ci permette di affermare assieme ad altri dati che, sebbene il numero di casi riportato giornalmente sia numericamente simile a quanto riportato alla fine di febbraio 2020, la fase epidemiologica è completamente diversa con casi diagnosticati quasi esclusivamente in sintomatici ed un Rt stimato ad oltre 2”.
ISS: numeri Covid come febbraio ma fase epidemia diversa
10 Settembre 2020
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10 Settembre 2020
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