ANZIANI E STILI DI VITA

La popolazione italiana

Al 1° gennaio 2018, la stima della popolazione italiana era pari a 60 milioni 494mila residenti, quasi 100mila in meno rispetto al 2017 (-1,6 per mille).
Il 22,6% della popolazione (complessivamente più di 13,6 milioni di persone) ha un’età superiore o uguale ai 65 anni, il 64,1% ha età compresa tra 15 e 64 anni mentre solo il 13,4% ha meno di 15 anni. L’età media della popolazione ha oltrepassato i 45 anni.1

L’aspettativa di vita

Nel 2017 la speranza di vita alla nascita risulta pari a 80,6 anni per gli uomini, come nel 2016, e a 84,9 anni per le donne, contro gli 85 anni del 2016. In virtù dei più rapidi miglioramenti nella mortalità maschile, se confrontati con quella femminile, il gap di genere si riduce nel 2017 a soli 4,3 anni. Si tratta del più basso divario riscontrato dalla metà degli anni ’50, un periodo quest’ultimo dal contesto profondamente diverso rispetto a quello attuale, in cui le donne tendevano anno dopo anno ad ampliare le distanze dagli uomini.1
In 40 anni (1975-2015) la speranza di vita si è molto allungata in entrambi i sessi: oggi un over 65 ha ancora davanti a sé più di un ventennio.2
L’aspetto relativo al peso di persone di età avanzata nella popolazione è evidenziato anche dalla Tabella 1, che mostra quale sia la speranza di vita a diverse età: 65, 70, 75 e 80 anni, sia per gli uomini sia per le donne.2

Speranza di vita a diverse età
TABELLA 1. Speranza di vita a diverse età, per maschi e femmine, nel 2002 e nel 2015 (www.demo.istat.it).

Fumo

Il fumo, anche nell’età avanzata, può compromettere la qualità della vita e determinare l’insorgenza di patologie cronico-degenerative soprattutto a carico dell’apparato respiratorio e cardio-vascolare.

  • Dopo i 65 anni una persona su 10 fuma, circa 3 anziani su 10 sono ex-fumatori e i restanti 6 sono non fumatori. Più della metà dei fumatori consuma più di 10 sigarette al giorno. Si rileva una generale diminuzione del consumo di sigarette con l’avanzare dell’età, con differenze fra uomini e donne che rimangono importanti: in media 5 punti percentuali di differenza.
  • La prevalenza di fumatori è più alta fra le persone che riferiscono maggiori difficoltà economiche (13%), è maggiore fra gli uomini (13%) rispetto alle donne (8%) e tra gli anziani nella fascia di età 65-74 anni (14%) rispetto agli over 75 (75-84: 8%; 85 e più: 3%).3

Attività fisica

Una costante attività fisica, associata ad un’alimentazione adeguata, comporta effetti benefici sulla qualità della vita ad ogni età, in modo particolare in quella avanzata. Ciononostante la sedentarietà, in Italia, condiziona una proporzione elevata di persone anziane e il fenomeno è più accentuato tra le donne. La quota di sedentari è pari al 48,7% fra le persone di età compresa tra 65 e 74 anni (40,6% uomini e 55,8% donne) e raggiunge il 73,6% tra gli ultrasettantacinquenni (anno 2017). Con l’aumentare dell’età diminuisce l’interesse per lo sport (continuativo o saltuario). La pratica sportiva continuativa scende al 16,2% fra i 60 e i 64 anni, al 10,3% fra 65 e 74 anni e al 4,1% negli over 75. Anche rispetto all’attività fisica continuativa gli uomini over 75 si confermano più attivi delle donne (rispettivamente 5,5% e 3,1%).4

Alcol

L’alcol è un importante fattore di rischio per la salute. Il modello di consumo degli anziani è di tipo tradizionale, caratterizzato, in particolare, dal consumo di vino durante i pasti.

  • Il 40% (58% uomini vs 28% donne) degli ultra 65enni consuma abitualmente bevande alcoliche e il 19% (33% uomini vs 9% donne) ne fa un consumo a rischio, ovvero beve abitualmente più di un’unità alcolica al giorno.
  • La proporzione di consumatori di alcol a rischio è significativamente più elevata tra coloro che hanno un’età compresa tra 65 e 74 anni (24%), tra gli uomini (32% vs 9% tra le donne), tra le persone che hanno un livello di istruzione più elevato (24%) e che hanno dichiarato di arrivare a fine mese senza difficoltà economiche (25%). Il consumo di alcol a rischio risulta significativamente più elevato tra le persone che non hanno malattie croniche rispetto a chi ne ha 3 o più.
  • Tra i consumatori di alcol a rischio emerge che la gran parte (61%) beve più di 1 UA (unità alcolica) al giorno ma non più di 2. Questo può far pensare che si tratti del bere durante i pasti, abitudine acquisita nel corso della vita che si può immaginare non venga percepita come comportamento a rischio.
  • Inoltre, tra i consumatori di alcol a rischio il 37% abitualmente partecipa ad attività sociali, frequenta ad esempio il centro anziani, il circolo, la parrocchia o la sede di partiti, mentre fra i consumatori di alcol non a rischio (coloro che bevono meno di 1 UA al giorno) la quota di persone che partecipano ad attività sociali è più bassa, pari al 24%.
  • Risulta alta la proporzione di ultra 64enni che assumono alcol per avendo sicuramente controindicazioni chiare: il 42% di coloro a cui è stata diagnosticata una malattia al fegato consuma alcol e il 19% ne fa un consumo a rischio.
  • La distribuzione del consumo alcolico a rischio mostra un chiaro gradiente Nord-Sud a sfavore delle Regioni settentrionali: Valle d’Aosta (30%) e Veneto (26%) sono le Regioni dove si registrano le prevalenze più elevate. Tra le Regioni del centro Italia spicca il Molise (32%), dove il consumo di alcol a rischio è decisamente più elevato rispetto alle Regioni vicine e alla media nazionale.5

Sovrappeso e obesità

Il sovrappeso e l’obesità sono tra i principali fattori di rischio per le patologie non trasmissibili, quali le malattie ischemiche del cuore, l’ictus, l’ipertensione arteriosa, il diabete tipo 2, le osteoartriti ed alcuni tipi di cancro, e la loro diffusione, sempre più in crescendo, è ormai un problema prioritario di salute pubblica a livello mondiale, con un grosso impatto sui sistemi sanitari nazionali.

  • La maggior parte delle persone ultra 64enni (57%) risulta in eccesso ponderale: il 42% è in sovrappeso e il 15% obeso.
  • L’eccesso ponderale (sovrappeso o obesità), fra gli anziani si riduce all’aumentare dell’età: fra i 65-74enni riguarda il 62% delle persone, scende al 56% fra i 75-84enni e al 44% negli ultra 84enni.
  • L’eccesso di peso appare significativamente più frequente nelle classi socioeconomiche più svantaggiate; tra ultra 64enni con basso livello di istruzione è pari al 60% (43% in sovrappeso e 17% obesi), fra chi dichiara di avere molte difficoltà economiche il 63% risulta in eccesso ponderale (44% in sovrappeso e 19% obesi).
  • Gli anziani in eccesso ponderale hanno profili di salute più critici rispetto alla popolazione generale: sono più frequentemente ipertesi (65% vs 60%), diabetici (24% vs 20%).
  • L’analisi regionale evidenzia, come accade per gli adulti, un chiaro gradiente Nord-Sud che mostra fra i residenti nelle Regioni meridionali quote più alte di anziani in sovrappeso o obesi.6

Consumo di frutta e verdura

Tra gli ultra 64enni intervistati il 43% consuma tre o più porzioni al giorno di frutta e verdura e solo l’11% ne consuma la quantità raccomandata dalle linee guida per una corretta alimentazione, ovvero almeno cinque porzioni al giorno (five a day). Il consumo giornaliero raccomandato di almeno cinque porzioni di frutta e/o verdura diventa meno frequente con l’avanzare dell’età, non differisce significativamente fra uomini e donne (11% e 12% rispettivamente), è più frequente fra chi possiede un’istruzione più elevata (15%) e fra chi dichiara di non avere difficoltà economiche (15%). È inoltre più frequente fra chi dichiara di non avere nessuna patologia cronica (13%) rispetto a chi invece riferisce tre o più patologie croniche (7%).7

Fonti
1. Istat, Indicatori demografici, Stime per l’anno 2017, www.istat.it/it/archivio/208951
2. “I numeri del cancro in Italia 2018” (AIOM-AIRTUM-Fondazione AIOM-PASSI)
3. PASSI d’Argento, Abitudine al fumo, http://www.epicentro.iss.it/passi-argento/dati/fumo.asp
4. Anziani.Stat, Dati e indicatori sull’invecchiamento della popolazione in Italia, http://dati-anziani.istat.it/Index.aspx?QueryId=15668
5. PASSI d’Argento, Consumo di alcol, http://www.epicentro.iss.it/passi-argento/dati/alcol.asp
6. PASSI d’Argento, Sovrappeso e obesità, http://www.epicentro.iss.it/passi-argento/dati/obesita.asp
7. PASSI d’Argento, Consumo di frutta e verdura, http://www.epicentro.iss.it/passi-argento/dati/5ADay.asp